Tamarine Marmellata Lassativo Stimolante Intestino Stitichezza Occasionale 260g

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Tamarine Marmellata Lassativo Stimolante Intestino Stitichezza Occasionale è un trattamento di breve durata della stitichezza occasionale

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Informazioni prodotto

Principio attivo

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DENOMINAZIONE

TAMARINE 80 MG/G + 3,9 MG/G MARMELLATA

PRINCIPI ATTIVI

100 g di prodotto contengono: Principi attivi: 8 g di Cassia angustifolia Vahl, (polvere, foglie) equivalente a 0,2 g di glicosidi idrossiantracenici, calcolati come sennosidi B. 0,39 g di estratto di Cassia fistula L. (DER 4:1) (polpa di frutto) - Solvente di estrazione: acqua. Eccipienti con effetti noti: saccarosio, paraidrossibenzoato di metile sodico, sodio idrossido. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Tamarindus indica estratto molle, coriandrum sativum polvere, glycyrrhiza glabra estratto secco, paraidrossibenzoato di metile sodico, essenza mirabella, sodio idrossido (per aggiustamento del pH), acido citrico (per aggiustamento del sapore), marmellata (saccarosio, frutta, acido tartarico, potassio sorbato, acqua).

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

POSOLOGIA

Posologia Adulti: 1 cucchiaino da caffè. Adolescenti sopra i 12 anni: ¼ di cucchiaino da caffè. Si raccomanda di attenersi alla posologia indicata. Non superare le dosi raccomandate. TAMARINE è controindicato nei bambini di età inferiore ai 12 anni (vedere paragrafo 4.3). Durata di trattamento I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. La prescrizione per un uso prolungato va stabilita dopo adeguata valutazione clinica. Modo di somministrazione Uso orale. Ingerire con un bicchiere di acqua abbondante. Assumere preferibilmente la sera.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Tenere il contenitore ben chiuso. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Avvertenze L’abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi più gravi è possibile l’insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale può determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente nell’anziano, nei soggetti debilitati e in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi (vedere paragrafo 4.5). L’abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), può causare dipendenza (e, quindi, possibile necessità di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Tamarine contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Tamarine contiene paraidrossibenzoato di metile sodico. Può causare reazioni allergiche (anche ritardate). Tamarine contiene meno di 1 mmole (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

INTERAZIONI

I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell’intestino, e quindi l’assorbimento, di altri medicinali somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare la somministrazione contemporanea di lassativi ed altri medicinali: la somministrazione di altri medicinali deve precedere quella del lassativo di almeno 2 ore. Il latte o gli antiacidi possono modificare l’effetto del medicinale; lasciare trascorrere un intervallo di almeno un’ora prima di somministrare il lassativo. Tamarine può causare un’aumentata tossicità da abuso di radice di liquirizia e da ipopotassiemia indotta da diuretici, adrenocorticosteroidi, glicosidi cardiaci e antiaritmici (come ad es. la chinidina).

SOVRADOSAGGIO

Dosi eccessive possono causare dolori addominali e diarrea, in tal caso sospendere il trattamento e le conseguenti perdite di liquidi ed elettroliti devono essere reintegrate. Un sovradosaggio cronico di medicinali a base di antranoidi può causare epatite tossica. In caso di sovradosaggio il trattamento è sintomatico; fare riferimento alle raccomandazione del centro antiveleni, dove disponibile.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza L'uso durante la gravidanza è controindicato a causa della genotossicità nota per gli antrachinoni contenuti nella senna (vedere paragrafo 4.3). Allattamento Piccole quantità di metaboliti attivi degli antrachinoni, come la reina sono escrete nel latte materno, pertanto l’uso di Tamarine durante l'allattamento con latte materno è controindicato (vedere paragrafo 4.3). Fertilità Non sono stati condotti studi sulla fertilità.

EFFETTI INDESIDERATI

Questo medicinale può causare: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, più frequenti nei casi di stitichezza grave. Con l’uso di questo medicinale, le urine talvolta si colorano leggermente in giallo-bruno o rosso per la presenza di componenti della senna che risulta clinicamente non significativa. Le reazioni avverse, di seguito riportate in tabella, sono elencate secondo la classificazione per organi e sistemi MedDRA ed hanno frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 4-1 Effetti indesiderati nell’esperienza post-commercializzazione
Frequenza dell’evento avverso Evento avverso
Disturbi del sistema immunitario (non nota) Reazioni di ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione (non nota) Iperaldosteronismo Ipocalcemia Ipomagnesiemia Disidratazione Ipopotassiemia Iponatriemia Diminuzione degli elettroliti ematici
Patologie vascolari (non nota) Ipotensione
Patologie gastrointestinali (non nota) Megacolon Diarrea Nausea Malessere addominale
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo (non nota) Miopatia
Patologie renali ed urinarie (non nota) Problemi renali Cromaturia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione (non nota) Fatica Tolleranza al farmaco (vedere Avvertenze e Precauzioni d’impiego)
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
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