Come si usa lo spazzolino elettrico?

Spazzolino elettrico: ideale per una corretta igiene orale

La salute di bocca, denti e gengive passa certamente da una corretta igiene orale. Per farlo al meglio, volendo potenziare l’azione fatta con il classico spazzolino manuale, sono ormai in tantissimi coloro hanno fatto la scelta di servirsi di uno spazzolino elettrico.

Questo strumento innovativo nasce in Europa (più precisamente in Svizzera) nel 1954 ed è stato affinato fino agli anni recenti: nei primi anni 2000, la variante moderna, che prevede movimenti sia di rotazione sia di oscillazione ha iniziato a diffondersi in maniera capillare in tutto il mondo. Sia ben chiaro: lo spazzolino manuale e quello elettrico hanno la stessa utilità e vengono considerati pari nel raggiungimento di un’ottima igiene dentale e della bocca. La differenza fra i due sta nel fatto che quello elettrico riesce a centrare l’obiettivo richiedendo minor tempo e sforzo. Nell’atto pratico della pulizia, i due strumenti agiscono alla stessa maniera: vanno prima bagnate le setole, poi applicato il dentifricio, quindi occorre dare il via al vero e proprio spazzolamento. Qui occorre prestare attenzione, evitando di dimenticare il retro di ogni dente, le gengive e la lingua. Secondo quanto suggerito da molti dentisti, il tempo ideale per eseguire tutta l’operazione è di tre minuti. Per una pulizia migliore non vi è la necessità di imprimere forza sul dente o spazzolare con maggiore foga, anzi in questo modo si rischia di ottenere solo il risultato opposto, con gengive stressate, rosse e sanguinanti. Nel caso però dello spazzolino elettrico, vanno ribaditi alcuni specifici accorgimenti, che possono garantire vita lunga a questo strumento. Bisogna ricordarsi – ad esempio - di tenerlo in carica o comunque avere delle pile adatte sempre pronte. Ma attenzione, sia l’alimentatore, sia le batterie vanno conservati a debita distanza dal lavandino, al riparo dal contatto con l’acqua. Le setole dello spazzolino elettrico vanno tenute pulite e all’occorrenza cambiate. La sostituzione della testina va fatta quindi almeno 2 o 3 volte all’anno, così da avere sempre uno strumento funzionante ed efficace. In questo modo, si eviterà di incorrere in infezioni provocate da batteri annidati nelle setole e non verrà compromessa la qualità della pulizia.