Proprietà terapeutiche e benefici della passiflora

Una delle piante officinali più utilizzate e apprezzate nel mondo dei fitofarmaci è la passiflora

Una pianta dai fiori bianchi, azzurri e porpora usata anche come ornamento di balconi e orti urbani. Tipicamente estiva, e per i suoi usi farmaceutici vengono prelevate le parti aeree quali steli, fiori, foglie e frutti.

Una indicazione terapeutica della passiflora, quella per cui è anche più nota, riguarda l’attenuazione e la cura degli stati di ansia e tutti i disturbi ad essa legati.

Grazie alla sua azione rilassante, infatti, gli integratori di passiflora sono indicati per alleviare la sensazione di angoscia, l’insonnia dovuta allo stress, il nervosismo e l’agitazione.

Secondo alcuni studi i benefici della passiflora contro l’ansia hanno un tempo di azione molto breve: già dopo 30 minuti dall’assunzione riduce l’agitazione in pazienti che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici, senza ovviamente tutti gli effetti collaterali dei farmaci ansiolitici.

I frutti della passiflora sono noti anche con il nome di maracuya; sono utilizzati soprattutto per il loro alto contenuto di vitamina C, con elevato potere rinfrescante e antiossidante nel combattere i radicali liberi. L’azione antiossidante è inoltre rafforzata da altri componenti della passiflora, quali quercetina, la rutina e l’apigenina.

La passiflora è anche un naturale antidolorifico, o più precisamente un antispasmodico. Per questo è indicato in caso di dolori mestruali o crampi da contratture.

Un beneficio meno noto della passiflora ma ugualmente importante è il suo ruolo nel tenere sotto controllo la pressione sanguigna alta Alcuni studi hanno infatti impiegato la passiflora come regolatore per l’ipertensione arteriosa, ottenendo un discreto successo sul suo controllo.

Chi ha già un’ipertensione patologica e controllata non deve però assumere in aggiunta un integratore di passiflora, onde evitare una pericolosa ipotensione. La passiflora non va inoltre utilizzata durante la gravidanza, poiché il contenuto di alcaloidi potrebbe influenzare le contrazioni uterine e anticiparle. Meglio evitare anche in allattamento e prima dei 12 anni.