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Bambini e allergie 10 regole da seguire
Con le belle giornate i bambini tendono sempre più a giocare in giardino e stare all'aria aperta. La bella stagione però porta con sé starnuti e allergie, per i grandi come per i più piccoli. Come comportarsi in caso di rinite allergica in questi casi?
Per i bambini in particolare, qualche tempo fa l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con Federasma ha messo nero su bianco 10 regole, da osservare per affrontare al meglio le allergie e i malesseri che ne derivano.
Alla prima impressione che il bambino possa presentare dei disturbi causati dal contatto con sostanze allergeniche, quali per esempio pollini, acari della polvere o alimenti come latte e uova, è necessario consultare tempestivamente il pediatra, che eventualmente prescriverà una visita allergologica specialistica.
Per diagnosticare eventuali allergie occorre eseguire le prove cutanee (i cosiddetti “prick test”) o il dosaggio sul sangue delle immunoglobuline E specifiche per la sostanza sospettata di causare l’allergia. Assolutamente da evitare le prove di intolleranza, inadeguate in quanto prive di fondamento scientifico. Se il disturbo accusato dal bambino è di tipo respiratorio, occorre effettuare la spirometria, che consiste in una prova di funzionalità respiratoria.
Il bambino che soffre di allergia deve vivere in un ambiente privo di fumo di tabacco. Il fumo passivo, infatti, favorisce la comparsa dell’allergia nei soggetti a rischio, e va assolutamente evitato. Da scoraggiare tramite campagne informative mirate anche il fumo attivo negli adolescenti, responsabile dell’asma.
Occorre prestare estrema attenzione agli alimenti o ai farmaci verso cui il bambino è allergico. Devono essere assolutamente tenuti fuori dalla sua portata, poiché è in gioco la sua vita.
Il bambino affetto da allergia deve vivere in ambienti puliti e ben areati, privi di oggetti e di arredi che possano agevolare l’accumulo di polvere, terreno fertile per acari e peli di gatti o altri animali domestici. Questo a casa come a scuola.
Per il bambino allergico al polline occorre consultare il calendario pollinico, per essere aggiornati sui periodi più a rischio, nei quali adottare i provvedimenti comportamentali e farmacologici necessari a ridurre il rischio di malesseri.
Al bambino gravemente allergico deve essere garantita gratuitamente un’adeguata fornitura dei farmaci salvavita necessari a prevenire un eventuale shock anafilattico, che devono essere sempre a portata di mano all’occorrenza.
Ai bambini con gravi malattie dermatologiche causate da allergia devono essere assicurate gratuitamente le terapie necessarie alla gestione della patologia.
Al bambino allergico va garantito il diritto di partecipare a tutte le attività sportive e ricreative con i suoi coetanei, sotto il controllo di personale istruito e pronto a intervenire in caso di necessità.
Nella vita sociale, in particolar modo a scuola, al bambino allergico vanno garantiti ambienti adeguati, ferreo rispetto del regime alimentare in caso di allergia a determinati cibi, nonché la somministrazione dei farmaci necessari, che devono essere dispensati da personale opportunamente preparato.
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