Le proprietà protettive della cera d’api

Tra i prodotti dell’alveare più ricchi di benefiche proprietà protettive, la cera d’api è una sostanza pregiata che tutt’oggi trova impiego in diversi campi, da quello cosmetico a quello alimentare.

Utilizzata dalle api per costruire le celle in cui esse custodiscono le uova, il polline e il miele – i cosiddetti favi –, la cera d’api si crea dalla trasformazione chimica del nettare e, grazie alle sue caratteristiche idrorepellenti, è impiegata nel settore cosmetico per la realizzazione di saponi, detergenti, balsami per le labbra, lozioni per i capelli, maschere per il viso e creme per le mani.

Le creme a base di cera d’api, infatti, idratano la pelle secca e screpolata rendendola estremamente soffice, liscia e profumata. Dalla consistenza morbida e gradevole al tatto, la cera d’api possiede anche apprezzabili virtù nutritive che apportano evidenti benefici alla pelle: l’elevato contenuto di vitamina A presente nella cera d’api, infatti, esercita un’efficace azione lenitiva e riparatrice, contribuendo anche a ridurre eventuali fastidiose sensazioni di prurito sulla pelle. Per le sue qualità idrofobiche, poi, la cera d’api trattiene l’acqua nella pelle e, rivestendo quest’ultima con una pellicola protettiva, ne fortifica le barriere naturali, caratteristica che la rende perfetta per la cura delle pelli più mature.

Inoltre, grazie alle sue proprietà antidolorifiche ed espettoranti, la cera d’api è impiegata anche come rimedio naturale disponibile anche nelle farmacie e nelle erboristerie per combattere malesseri come il raffreddore, la sinusite, l’asma, la bronchite e perfino l’infiammazione dei tessuti gengivali.

La cera d’api può essere sia di colore chiaro sia di colore scuro, a seconda del trattamento subito e anche in base alle celle d’origine. La cera grezza presenta ancora dei residui di polline o propoli, e appare quindi di una tonalità brunastra; la cosiddetta cera vergine, invece, è pulita e il suo colore tende verso il giallo.