Mal di testa, stanchezza e dolori muscolari possono essere tutti sintomi della sindrome da rientro

Non si tratta di una patologia, naturalmente, ma di una condizione di malessere che si presenta soprattutto nei primi giorni di ritorno a lavoro dopo il periodo di ferie. Il cervello percepisce come una sorta di trauma il rientro a lavoro, per cui attua delle strategie di difesa, allertando il sistema nervoso centrale. .

Ecco alcuni consigli per combattere la sindrome da rientro e alleviare mal di testa e stanchezza

Predicare il “pensiero positivo” a volte non può bastare, è necessario mettere in atto vere e proprie strategie anti-stress.

Darsi tempo per la ripresa. Programmare un rientro soft è il primo consiglio utile, prospettando almeno due giorni di relax prima di rientrare a lavoro. Tornati da una vacanza fuori città, per esempio, è bene dedicarsi due giorni di pura lentezza e tranquillità. Sistemare casa, la biancheria, riorganizzare i propri spazi e tempi.
Recuperare le abitudini giornaliere. Affrontare la routine quotidiana, la fretta, gli impegni, è difficile in qualsiasi caso. Per questo motivo è sempre positivo recuperare piccole abitudini giornaliere o costruirle da zero: una colazione la mattina prima di andare a lavoro, qualche pagina di un bel libro, una corsetta di prima mattina per recuperare le energie.
Curare l’alimentazione. Dopo gli stravizi concessi in vacanza, bisogna recuperare un’alimentazione sana e regolare. Cibi fritti e grassi lasciano spazio a frutta, verdura di stagione, alimenti sani e nutrienti. Eliminare tutti quei cibi che possono, loro da soli, alimentare lo stress e il nervosismo.
Fare movimento. L’attività fisica è indispensabile per mantenersi in forma e contrastare i malesseri da sindrome da rientro come affaticamento, irritabilità, cattivo umore.
Stabilire ritmi giusti. In vacanza non ci sono orari, per questo una volta tornati a casa, è importante ristabilire il ritmo-sonno veglia, dormendo almeno sette ore per notte. Il trucco è anche mangiare ad orari altrettanto regolari, visto che solitamente non è consigliato andare a letto con lo stomaco pieno: è bene considerare un giusto lasso di tempo tra il pasto e il riposo.