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Retto

Che cos’è il retto?

Il retto è la parte terminale dell’intestino crasso. In particolare, è la continuazione del tratto sigmoideo dell’intestino crasso e termina con l’ano, uno sbocco verso l’esterno.

Il retto ha una lunghezza media che può variare tra i dieci e i quindici centimetri. Esso inizia al livello della terza vertebra sacrale, discendendo quindi sulla faccia anteriore del sacro e del coccige con una curvatura a concavità anteriore (curva sacrale). All’altezza dell’apice della prostata nel maschio e della parte media della vagina nella femmina, la curvatura cambia per divenire a concavità posteriore (curva perineale). L’ultimo tratto del canale si dirige in basso e indietro.

Quali sono gli elementi che compongono il retto?

Si distinguono due parti del retto: una parte pelvica, denominata ampolla rettale, e una parte perineale, chiamata canale anale.Il limite anatomico tra le due parti è dato dall’inserzione, sulla parete rettale, del muscolo elevatore dell’ano. Pertanto, l’ampolla rettale si trova al di sopra del muscolo elevatore dell’ano, mentre il canale anale è posto al di sotto.

L'angolazione fra ampolla rettale e canale anale è di circa 80-90°. Ciò contribuisce alla capacità di continenza dell'individuo. Questo angolo aumenta durante la flessione delle cosce e durante la defecazione. I due segmenti (ampolla e canale anale) risultano così allineati favorendo il passaggio delle feci. Questo è il motivo per cui la posizione più fisiologica alla defecazione è quella accovacciata, in cui l'addome viene naturalmente compresso contro le cosce.

L’ampolla rettale è un’espansione del retto capace di distendersi ancor di più. Essa, infatti, è deputata all’accumulo delle feci in attesa che sopraggiunga lo stimolo ad evacuare. Una volta arrivato lo stimolo, le feci passano nel canale anale (più ristretto), per poi uscire attraverso l’ano.

Quali sono le funzioni del retto?

Il retto funge da sito di deposito temporaneo per le feci.

Quando le pareti dell’ampolla rettale si espandono a causa del materiale fecale che riempie l’intestino, i recettori del sistema nervoso situati nelle pareti stimolano lo svuotamento (defecazione).

L'aumento della pressione intrarettale costringe, inoltre, le pareti del canale anale a separarsi, permettendo alle feci di entrare nel canale così da raggiungere l’ano ed uscire all’esterno.

Disclaimer: l’elenco delle funzioni del retto non è da considerarsi esaustivo.

Quali sono le patologie associate al retto?

Problemi di defecazione possono portare a disagi, quali la costipazione. Allo stesso tempo, anche le patologie che colpiscono il retto possono causare problemi di defecazione.

Alcuni disturbi e patologie associate al retto sono:

  • Alterazioni della frequenza di evacuazione con riduzione (stipsi) o aumento (diarrea) che possono essere legati a diversi fattori sia di tipo strutturale/funzionale, che emotivo.
  • Rettocolite ulcerosa: una malattia infiammatoria cronica che colpisce primariamente il retto e può coinvolgere parte o tutto il colon. L’infiammazione provoca delle lesioni ulcerose responsabili dei sintomi intestinali, i quali possono manifestarsi con episodi acuti intervallati da periodi di remissione. I sintomi clinici principali sono la diarrea, spesso con presenza di sangue e muco, e i dolori addominali. Le cause di questa infiammazione sono ancora sconosciute; si ritiene che i batteri intestinali, in presenza di un assetto genetico predisponente, possano scatenare l’attacco da parte del sistema immunitario in cui rimane coinvolto anche l’intestino.
  • Proctite: un'infiammazione della mucosa del retto a seguito di malattie sessualmente trasmissibili, malattie infiammatorie intestinali, infezioni enteriche (come la salmonella o l’herpes simplex) o radioterapia. I sintomi possono essere: una forte sensazione di bisogno di defecare nonostante l’assenza di feci, sanguinamenti rettali o perdite di muco. In certi casi, può anche essere presente dolore a livello anorettale.
  • Prolasso rettale: la discesa di una parte o della totalità del retto dalla sua posizione fisiologica. La discesa può terminare nella zona pelvica (in caso di prolasso interno) oppure può continuare fino alla fuoriuscita del retto attraverso il canale anale. I sintomi possono essere: rigonfiamento, dolore, sanguinamento, incontinenza e comparsa di una massa di colore rossastro che si estende al di fuori dell'ano. Inizialmente, la fuoriuscita della massa può essere temporanea e verificarsi durante o subito dopo i movimenti intestinali. Tuttavia, con il tempo, l'estremità del retto può fuoriuscire spontaneamente dal canale anale.
  • Stenosi anale: restringimento del canale anale per cause genetiche, a seguito di traumi, corpi estranei, microrganismi patogeni, infiammazioni (come il morbo di Crohn) o abuso di lassativi. La stenosi anale provoca difficoltà di evacuazione o evacuazione di feci di piccolo calibro, liquide o semi-liquide.
  • Emorroidi: vene gonfie e infiammate presenti a livello del retto inferiore o dell’ano. Possono essere causate da eccessivo sforzo durante l’evacuazione, diarrea o costipazione cronica, rapporti anali, obesità o gravidanza. I sintomi più comuni sono: prurito, irritazione, dolore, gonfiore e sanguinamento.

Disclaimer: l’elenco delle patologie al retto non è esaustivo e serve a dare una panoramica di alcune delle condizioni che possono associarsi a tale parte anatomica.

Categoria:Anatomia

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