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Testicoli

Che cosa sono i testicoli?

I testicoli rappresentano le gonadi maschili. Sono, dunque, gli organi riproduttivi primari del maschio deputati alla spermatogenesi, cioè alla sintesi degli spermatozoi (i gameti maschili). Possiedono inoltre attività endocrina: sintetizzano l’ormone testosterone, fondamentale per lo sviluppo dei caratteri sessuali maschili.

I testicoli, chiamati anche didimi, sono due organi simmetrici (testicolo di destra e di sinistra) di forma ovoidale. Sono racchiusi all’interno dello scroto, un sacco fibro-muscolare cutaneo sospeso all’esterno del corpo, tra le facce antero-mediali delle cosce. Spesso il testicolo di sinistra è più basso di quello di destra, quindi anche lo scroto è più basso dal lato sinistro.

Durante lo sviluppo i testicoli si formano nella cavità addominale, accanto ai reni. Successivamente, poco prima della nascita o subito dopo, si spostano verso il basso, trascinandosi dotti, vasi e nervi che formeranno il funicolo spermatico e si collocano, così, nei sacchi scrotali.

Quali sono gli elementi che compongono i testicoli?

Il Testicolo è costituito da due componenti principali:

  • Le cellule interstiziali di Leydig. Cellule secernenti ormoni androgeni (principalmente testosterone).
  • I tubuli seminiferi. Costituiscono il 90% del peso di un testicolo. Sono molto lunghi, dai 30 ai 180 centimetri, ma occupano poco spazio grazie alla particolare forma contorta, a spirale.

Essi sono composti da:

  • Cellule germinali. Cellule che sintetizzano gli spermatozoi (spermatogenesi).
  • Cellule di Sertoli. Le quali forniscono nutrienti (lipidi, glicogeno e lattato) e altre sostanze, a supporto delle cellule germinali.

In corrispondenza della parte terminale, verso la faccia posteriore del testicolo, il decorso dei tubuli seminiferi si fa rettilineo e prendono il nome di tubuli retti. Questi creano una fitta rete di tubuli anastomizzati tra loro: la rete testis del corpo di Highmoro. Dalla rete testis emergono una ventina di condottini efferenti, che perforano la tonaca albuginea e passano all'epididimo (una camera di maturazione ed immagazzinamento degli spermatozoi fino a quando non vengono distrutti ed assorbiti dal tessuto circostante, oppure eiaculati).

Il testicolo è avvolto da tre tonache. Dall'esterno verso l'interno, prendono nome di:

  • Tonaca vaginale. Una membrana sierosa che avvolge e stabilizza il testicolo, costituita da due foglietti: parietale (periorchio) e viscerale (epiorchio).
  • Tonaca albuginea. Uno strato di tessuto connettivo fibroso di colore bianco-bluastro, che rappresenta lo scheletro e l’impalcatura del testicolo. Dalla tonaca albuginea originano setti fibrosi che percorrono radialmente il testicolo formando circa 300 logge testicolari, separate da setti. Ogni loggia contiene da uno a cinque tubuli seminiferi.
  • Tonaca vascolare. Accoglie un plesso di vasi sanguigni e tessuto connettivo lasso.

Quali sono le funzioni dei testicoli?

I testicoli partecipano alla spermatogenesi: le cellule germinali producono gli spermatozoi, i gameti maschili. Le cellule seminali primitive diploidi che poggiano sulla membrana basale del tubulo seminale, appena prima della pubertà si differenziano in spermatogoni. Questi, in seguito a stimoli ormonali, vanno incontro a numerose differenziazioni e si trasformano, così, in spermatociti, spermatidi ed infine in spermatozoi.

Inoltre, hanno una funzione endocrina: le cellule interstiziali di Leydig, a seguito dello stimolo dell’ormone luteinizzante LH, sintetizzano e secernono l’ormone testosterone a partire dal colesterolo veicolato dalle LDL o sintetizzato nella cellula a partire dall’acetato. Il testosterone è fondamentale per lo sviluppo dei caratteri sessuali maschili. Questo ormone è importante anche per altre funzioni, quali:

  • Stimolare la spermatogenesi e provvede alla maturazione degli spermatozoi.
  • Controllare l'attività delle vie spermatiche e delle ghiandole annesse.
  • Svolgere un effetto anabolizzante sul metabolismo proteico.

Le cellule di Steroli partecipano alle funzioni del testicolo, in quanto:

  • Costituiscono la barriera emato-testicolare: isolano il lume dei tubuli seminiferi dal fluido interstiziale che li circonda, preservando l'ambiente di sviluppo degli spermatozoi.
  • Fungono da supporto alla spermiogenesi: forniscono nutrimento e stimoli chimici ai gameti per il loro differenziamento, mediando gli effetti dell'ormone follicolostimolante FSH.
  • Secernono la proteina legante androgeni (ABP) all'interno dei tubuli seminiferi, la quale stimola spermatogenesi.
  • Consentono gli spostamenti verso il lume delle cellule germinali.

Disclaimer: l’elenco delle funzioni dei testicoli non è esaustivo e serve a dare una panoramica di alcuni sintomi che possono associarsi al disturbo.

Quali sono le patologie associate ai testicoli?

I testicoli possono essere coinvolti in patologie più o meno gravi. Tra le problematiche più comuni possiamo trovare:

  • Criptorchidismo. La mancata discesa nello scroto di uno o entrambi i testicoli durante la fase di sviluppo. Essi possono restare a livello inguinale o addominale (raramente).
  • Orchite. Infiammazione e gonfiore di uno o entrambi i testicoli. Spesso è associata alla epididimite (infiammazione dell’epididimo). Nella maggioranza dei casi, l'orchite è dovuta ad un'infezione batterica o virale. Solitamente insorge come complicanza della parotite, una comune infezione virale. Altre volte insorge a causa di infezioni urinarie ed alcune malattie veneree quali gonorrea e clamidia. I sintomi includono: dolore, sensibilità e gonfiore testicolare, febbre, nausea e vomito. Farmaci antivirali e antibiotici possono contrastare l’orchite.
  • Ipogonadismo maschile. I testicoli, ossia le gonadi maschili, non producono abbastanza testosterone. Può derivare da un problema testicolare o da una mancata stimolazione centrale della correttamente la produzione di ormoni. Si può nascere con questa condizione o può anche verificarsi a causa di un infortunio o un'infezione. L’ipogonadismo comporta un mancato sviluppo dei caratteri maschili secondari e, talvolta, allo sviluppo anomalo di seno (ginecomastia). L’ipogonadismo viene trattato mediante terapia ormonale sostitutiva.
  • Idrocele. Un accumulo di liquido trasparente nello scroto, attorno ai testicoli. A volte è presente alla nascita, ma può anche derivare da una lesione o infiammazione. I soggetti più a rischio d'idrocele sono i neonati e gli adulti di età superiore ai 40 anni. Le cause d'idrocele variano a seconda dell'età: nei bambini, la condizione è dovuta generalmente alla mancata chiusura del dotto peritoneo-vaginale; nei soggetti adulti, può dipendere da diversi fattori (una riapertura del dotto peritoneo vaginale, una infiammazione dei testicoli, la presenza di ritenzione idrica agli arti inferiori o un tumore ai testicoli). I sintomi includono, solitamente, gonfiore testicolare (che diventa più evidente col passare del tempo), dolore, arrossamento e sensazione di pesantezza nello scroto.
  • Torsione testicolare. Il testicolo risulta ruotato all’interno dello scroto. Questo potrebbe avvolgere il cordone spermatico, interrompendo l'apporto di sangue, la funzione nervosa e il trasporto dello sperma allo scroto. Le cause possono essere genetiche oppure possono essere attribuite a uno sforzo eccessivo, a lesioni allo scroto o all’esposizione a temperature molto fredde. La torsione può provocare un forte dolore allo scroto, gonfiore, dolore addominale inferiore, sensazione di nausea e forte stimolo ad urinare frequentemente.

Disclaimer: l’elenco delle patologie associate ai testicoli non è esaustivo e serve a dare una panoramica di alcune delle condizioni che possono associarsi a tale parte anatomica.

Categoria:Anatomia

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