Angelica

Che cos’è l’angelica?

L’Angelica, o Angelica archangelica, è una pianta appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, comunemente conosciuta come “sedano selvatico” o “angelica norvegese”.

Esistono una trentina di specie di Angelica, ma le più importanti sono:

• Angelica sinesis,o anche angelica cinese o dong quai, coltivata da sempre come pianta medicinale per diversi disturbi ginecologici, motivo per cui la si conosce anche come “ginseng femminile”;
• Angelica archangelica o officinalis, o angelica europea, la specie più diffusa.

L’angelica ha una lunga storia di utilizzo nella medicina tradizionale ed erboristica, in particolar modo dei paesi asiatici. Infatti, oltre ad avere un'azione antispasmodica, calmante e antinfiammatoria, aiuta anche nella digestione grazie alle sue proprietà carminative.

Le parti utilizzate sono la radice e i frutti.

Quali sono le proprietà e i principi naturali dell’angelica?

L’angelica è ricca di principi attivi quali:

• Oli essenzialI (betafellandrene, pinene, bisabolene);
• Cumarine (umbelliferone);
• Furanocumarine (bergaptene, arcangelina, arcangelicina, imperatorina, isoimperatorina);
• Flavonoidi (arcangelone);
• Fitosteroli.

È indicata in caso di gonfiore, meteorismo e catarro bronchiale, ma anche per disturbi del sonno. È anche utile se si presentano mestruazioni irregolari.

Quando utilizzare l’angelica?

L’azione terapeutica dell’angelica è principalmente connessa al suo ricco contenuto di cumarine. Studi clinici hanno dimostrato che le diidropiranocumarine e le diidrofuranocumarine contenute all’interno della pianta hanno una spiccata azione vasodilatatoria mediata dall’interazione con i canali del calcio. Per questo motivo, la pianta ha un’azione antiaritmica e antiaggregante piastrinica.

É interessante sottolineare le proprietà cicatrizzanti dell’angelica, che promuovono la guarigione delle ferite e incoraggiano l'angiogenesi, ovvero la creazione di nuovi vasi sanguigni.

Inoltre, studi in vitro hanno dimostrato che la radice di angelica può fornire protezione in caso di osteoartrite, o "usura" delle articolazioni, ma anche in caso di artrite reumatoide, una condizione infiammatoria e autoimmune delle articolazioni. L’angelica, infatti, agirebbe riducendo l'infiammazione, prevenendo ulteriori danni alle articolazioni e promuovendo la riparazione della cartilagine nell'osteoartrite.

La pianta è anche dotata di effetti antimicrobici e antivirali, che la rendono il migliore alleato per uccidere batteri e virus come lo Staphylococcus Aureus, l’Escherichia Coli, l’Herpes Simplex e il Coxsackievirus (causa di diverse malattie all’apparato digerente).

Disclaimer: L’elenco potrebbe non essere esaustivo.

Come interagisce l’angelica con altri farmaci?

I preparati a base di angelica sono controindicati nei pazienti che seguono una terapia anticoagulante. Infatti, possono interagire con fluidificanti del sangue causando un’emorragia pericolosa e potenzialmente fatale.

Inoltre, dato l’alto contenuto di furanocumarine, si sconsiglia l’assunzione di angelica nei soggetti che stanno seguendo una terapia a base di farmaci per il colesterolo o antiepilettici.

Si consiglia di consultare preventivamente il proprio medico di base.

Come assumere correttamente l’angelica?

L’angelica si può assumere in forma naturale (radice e frutti possono essere utilizzati anche in ambito alimentare), o anche in forma di olio, estratto concentrato o integratori.