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Arancio amaro

Che cos’è l’arancio amaro?

L'arancio amaro, o Citrus aurantium, è un agrume originario dell’India con una moltitudine di usi. È comunemente impiegato nella medicina complementare, negli integratori a base di erbe per la perdita di peso e rappresenta un ingrediente tipico di molti prodotti cosmetici, fitoterapici e culinari.

Questo agrume è un potente antisettico, antimicrobico, cicatrizzante, antinfiammatorio, antispasmodico, carminativo e tonificante.

Quali sono le proprietà e i principi naturali dell’arancio amaro?

L’arancio amaro svolge un’azione:

  • Eupeptica e carminativa: stimola la secrezione dei succhi gastrici, indicata in caso di digestione pesante, gonfiori addominali e meteorismo.
  • Antisettica, battericida e antimicotica: ottimo per l'igienizzazione degli ambienti casalinghi e per la disinfezione.
  • Tonica, spasmolitica: applicato prima di massaggi e trattamenti, riduce contratture e stress muscolari, tonificando le zone trattate. Utile anche in casi di psoriasi, eczemi, acne e pelle grassa.
  • Calmante e sedativa: combatte l'insonnia e aiuta a lenirne i disagi.
  • Energizzante e rinvigorente sulle emozioni: contrasta la depressione.

Alla sinefrina contenuta nell'arancio amaro sono ascrivibili le azioni di controllo dell’appetito attribuite alla pianta. Infatti, l’arancio amaro rientra spesso nella composizione di integratori alimentari impiegati durante il processo di dimagrimento.

Inoltre, l’agrume contiene:

  • Limonene, un composto che ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie e antivirali.
  • Octopamina, protoalcaloide con proprietà antinfiammatorie e antivirali.
  • Vitamina C, potente antiossidante.
  • Flavonoidi, potenti antiossidanti con un alto valore medicinale.

Quando utilizzare l’arancio amaro?

Come già accennato, grazie alle proprietà antispasmodiche ed eupeptiche di cui l’agrume è dotato, l’arancio amaro viene indicato per il trattamento dei disturbi dispeptici e dei sintomi a essi legati come la flatulenza.

Risulta inoltre efficace per contrastare la perdita di appetito.

La medicina popolare ha da sempre sfruttato le proprietà dei suoi fiori per bronchiti croniche, mal di gola, mal di testa, dolore epigastrico, costipazione e dissenteria. È bene però notare che, sebbene vengano riportati diversi benefici offerti dall’arancio amaro, non tutti risultano essere stati scientificamente provati.

Disclaimer: L’elenco potrebbe non essere esaustivo.

Come interagisce l’arancio amaro con altri farmaci?

Uno studio ha determinato che il succo di arancio amaro contiene furanocumarina, un composto che può causare le stesse interazioni farmacologiche del succo di pompelmo. Pertanto, si raccomanda di assumere arancio amaro previo consulto del proprio medico di base in caso di:

  • Pressione alta;
  • Battito cardiaco irregolare;
  • Glaucoma;
  • Ipertensione;

Si segnalano interazioni dell'estratto ottenuto dalla scorza dell’arancio amaro con efedrina, caffeina, tiroxina, simpaticomimetici.

Come assumere correttamente l’arancio amaro?

L’arancio amaro può essere assunto sotto forma di estratto secco, infusi, tisane e capsule o come olio essenziale per usi cosmetici e fitoterapici. Inoltre, essendo ricco di pectine, risulta un elemento ampiamente impiegato in cucina, soprattutto per la preparazione di marmellate.

Tuttavia, bisogna tenere a mente che, pur essendo numerosi i benefici che questo agrume apporta alla salute, la sua ricchezza in principi attivi si accompagna all’inevitabile presenza di effetti collaterali legati principalmente alla sinefrina, che mima gli effetti tipici dell’attivazione dei nervi detti simpatici, ossia tachicardia e ipertensione. Proprio per il largo e incontrollato uso che se ne è fatto, con conseguenti problemi per la salute, dal 1 giugno 2021 è stato vietato ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti estratti di Citrus aurantium L. ssp. amara Engl. con un titolo in sinefrina superiore al l0%.

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