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Biancospino

Che cos’è il biancospino?

Il biancospino (Crataegus monogyna, Crattaegus legivaga o oxyacantha) è una pianta della famiglia delle Rosaceae le cui bacche vengono utilizzate per le loro spiccate attività ipotensive, cardioprotettive e antiossidanti.

Il biancospino è ricco di polifenoli vegetali che sono stati collegati a numerosi benefici per la salute, grazie alle loro proprietà antiossidanti.

Quali sono le proprietà e i principi naturali del biancospino?

Il biancospino è una gran fonte di antiossidanti (procianidine oligomeriche e quercetina), di steroli e di altri composti dagli innumerevoli benefici per la salute.

Dai fiori e dalle foglie essiccati si ricavano flavonoidi e proantocianidoli, entrambi potenti antiossidanti con funzione cardioprotettiva, sedativa e antiradicalica.

Quando utilizzare il biancospino?

Il biancospino è particolarmente indicato nei casi di ipertensione arteriosa, lieve o moderata, specie se di origine nervosa: non a caso è anche chiamato “valeriana del cuore”. Infatti, i flavonoidi contenuti al suo interno inducono dilatazione dei vasi sanguigni addominali e, soprattutto, di quelli coronarici che portano il sangue al cuore, con conseguente riduzione della pressione arteriosa.

Il biancospino diminuisce anche in modo sensibile la frequenza dei battiti del cuore, rivelandosi utile nell’angina e in tutti i disturbi collegati alla salute cardiaca.

Studi clinici hanno dimostrato che i tannini e i flavonoidi contenuti nel biancospino operano a livello del sistema nervoso centrale, risultando utili nel trattamento del nervosismo, riducendo l'emotività, lo stato di tensione e migliorando il sonno nei pazienti nervosi.

Le bacche di biancospino sono state usate per secoli per trattare i disturbi legati alla digestione. Esse agiscono riducendo il tempo di transito del cibo all’interno dell’apparato digerente. Inoltre, il loro contenuto di fibre è un prebiotico e può aiutare ad alleviare la stitichezza.

L’elenco potrebbe non essere esaustivo.

Come interagisce il biancospino con altri farmaci?

Il biancospino può interferire con alcune classi di farmaci, come ad esempio:

  • gli anticoagulanti (che prevengono la formazione di trombi ed emboli di origine trombotica), in quanto il biancospino può aumentare il rischio di sanguinamento;
  • i glicosidi cardioattivi, in quanto il biancospino ne può aumentare l’attività;
  • gli antiaritmici, poiché il biancospino espleta i suoi effetti con un meccanismo d'azione simile a quello degli antiaritmici;
  • la cisapride, farmaco agonista dei recettori serotoninergici in grado di aumentare la motilità gastro-intestinale soprattutto a livello dell'intestino tenue e del colon;

Si raccomanda di consultare il proprio medico di base prima di iniziare ad assumere biancospino.

Come assumere correttamente il biancospino?

In passato, le bacche, le foglie e i fiori di biancospino sono stati utilizzati a scopo medicinale. Le preparazioni più moderne si limitano però ad utilizzare fiori e foglie, più ricche di flavonoidi rispetto al frutto.

Le proprietà benefiche del biancospino possono essere sfruttate preparando una tazza di tè o delle tisane mettendo in infusione in acqua qualche cucchiaio di foglie, fiori o bacche essiccati.

Le bacche di biancospino sono anche trasformate in marmellate e sciroppi.

Inoltre, gli integratori di bacche di biancospino si possono acquistare in polvere, pillole o in forma liquida.

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