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Calendula

Che cos’è la calendula?

La calendula è una pianta tipica della regione mediterranea. I suoi fiori vengono sfruttati interi o essiccati.

La calendula ha proprietà antimicotiche, antinfiammatorie e antibatteriche che la rendono utile per guarire le ferite, lenire l'eczema e alleviare le eruzioni da pannolino. Questa pianta è anche usata come antisettico.

L'olio viene prodotto infondendo i fiori di calendula in un olio vettore e può essere usato da solo o per fare unguenti, creme o pomate.

La calendula può anche essere trasformata in tintura, tè e capsule.

Quali sono le proprietà e i principi naturali della calendula?

La calendula è composta dai seguenti costituenti chimici:

  • Flavonoidi (rutina, isoquercetina, narcisina);
  • Mucillagini;
  • Triterpeni pentaciclici;
  • Carotenoidi (betacarotene, licopene, calendulina, luteina e xantofille);
  • Polisaccaridi;
  • Fitosteroli;
  • Olio essenziale;
  • Idrossicumarine;

Alla calendula vengono maggiormente attribuite proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. Tali proprietà sono state confermate da diversi studi, tanto che la pianta è largamente impiegata per il trattamento delle infiammazioni del cavo orofaringeo e per favorire la guarigione di ferite e bruciature.

Inoltre, stando ad alcuni studi, la calendula possiede ulteriori attività terapeutiche. Più nello specifico, la pianta è dotata di proprietà coleretiche e antispasmodiche a livello del tubo digerente, antivirali, antibatteriche e ipolipidemizzanti.

Quando utilizzare la calendula?

Grazie alle proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti esercitate dai triterpenici contenuti all'interno della calendula e dei suoi estratti, questa pianta è indicata per il trattamento delle infiammazioni cutanee, delle infiammazioni delle mucose del cavo orofaringeo e per favorire la guarigione e la cicatrizzazione di ferite, scottature e piccole ustioni.

La calendula è, inoltre, impiegata per il trattamento di ulcere gastrointestinali, costipazione, dismenorrea e problematiche legate ai vermi intestinali. Inoltre, la pianta viene utilizzata internamente anche come rimedio diuretico e diaforetico.

L’elenco potrebbe non essere esaustivo.

Come interagisce la calendula con altri farmaci?

La calendula è generalmente ben tollerata e non è soggetta a interazioni note con altri farmaci, tuttavia, potrebbero verificarsi reazioni di sensibilizzazione in seguito a contatti frequenti con la pelle.

Si raccomanda di evitare di assumere la calendula per via orale almeno due settimane prima di qualsiasi intervento chirurgico programmato, poiché essa può causare sonnolenza.

Evitare, inoltre, di assumere questa pianta per via orale in combinazione con qualsiasi tipo di farmaco sedativo.

Consultare sempre uno specialista prima di assumere la calendula.

Come assumere correttamente la calendula?

La calendula può essere assunta sotto forma di infuso, come decotto o tintura madre, soprattutto per sfruttarne le qualità emmenagoghe e antidismenorroiche.

Per una corretta e sicura assunzione dell’olio di calendula, invece, si raccomanda di eseguire un patch test sulla pelle per assicurarsi di non essere allergici al prodotto. Applicare una minima quantità di prodotto su una piccola zona di pelle, come l'interno del polso, e attendere da 24 a 48 ore prestando attenzione ad eventuali irritazioni dopo quel lasso di tempo.

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