Capelvenere
Che cos’è il capelvenere?
Il capelvenere, Adiantum capillus-veneris, è una felce di medie dimensioni originaria dell’Europa appartenente alla famiglia delle Pteridaceae.
È stato usato nella medicina popolare per molti anni soprattutto nella cura dei disturbi respiratori grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, mucolitiche e balsamiche. Viene altresì usato come rimedio per contrastare la perdita di capelli.
Quali sono le proprietà e i principi naturali del capelvenere?
Il capelvenere è costituito da svariati componenti chimici e principi naturali, i più importanti sono:
- Tannini.I tannini sono terpeni (composti organici) che svolgono una funzione astringente, antibiotica ed emostatica.
- Polisaccaridi.Svolgono azione filmogena e protettiva, soprattutto sulle mucose.
- Polifenoli.Terpeni che svolgono un’azione antiossidante e antibatterica.
- Mucillagini.Sostanze che presentano proprietà espettoranti e lassative.
- Flavonoidi (flavoni e flavanoli).Sostanze che presentano forti proprietà antiossidanti, epatoprotettive, antinfiammatorie e capillarotrope.
Quando utilizzare il capelvenere?
Il capelvenere, grazie alle sue componenti antinfiammatorie e antiossidanti, viene usato nel trattamento di svariate condizioni. In precedenza, si è fatto riferimento al suo uso nel trattamento dei disturbi respiratori e della perdita dei capelli, ma questo rimedio naturale viene impiegato anche nella regolazione della pressione sanguigna, nella promozione di una buona digestione e per la sua azione diuretica.
Purtroppo, gli studi scientifici che avvalorano un’effettiva azione benefica del capelvenere nel trattamento di questi disturbi sono pochi e discordanti. Motivo per cui si consiglia di chiedere il parere del proprio medico curante e seguire le indicazioni mediche fornite.
Nello specifico, il capelvenere sembra apportare benefici in caso di:
- Disturbi delle vie aeree.Grazie alle sue proprietà espettoranti, decongestionanti e antinfiammatorie, il capelvenere viene impiegato nel trattamento di disturbi respiratori come tosse, raffreddore, asma, catarro e bronchite, tra gli altri.
- Perdita di capelli.È stato osservato che il capelvenere può portare benefici al cuoio capelluto promuovendone la rivitalizzazione e agendo direttamente sui follicoli piliferi riducendo la caduta dei capelli.
- Amenorrea e pressione sanguigna.I tannini contenuti nel capelvenere svolgono un’azione astringente ed emostatica che risulta benefica in situazioni di emorragie e amenorree. Inoltre, essi aiutano a regolare la pressione sanguigna, promuovendo la buona circolazione.
Nella fitoterapia europea il suo utilizzo è esclusivamente legato alle vie respiratorie.
Disclaimer: l’elenco proposto potrebbe non essere esaustivo.
Come interagisce il capelvenere con altri farmaci?
Al momento non sono noti effetti collaterali in relazione all’assunzione di capelvenere in concomitanza con altri farmaci.
Viene sconsigliato l’utilizzo se si ha una sensibilità accertata a uno o più composti contenuti nella pianta. A scopo precauzionale, il consumo di capelvenere viene sconsigliato anche durante la gravidanza e l’allattamento.
Come assumere correttamente il capelvenere?
Il capelvenere si trova sotto forma di infusi, decotti, sciroppi e tintura madre.
La posologia cambia a seconda del tipo di prodotto che si intende usare.
Per fare un infuso ad uso interno bisognerà usare 1,5 grammi di prodotto secco per tazza o 20 grammi di foglie per litro d’acqua. In quel caso l’infuso può essere bevuto anche freddo fino a 4 bicchieri al giorno.
Le foglie secche vengono altresì usate nella preparazione di uno sciroppo. Seguendo una proporzione di 1 a 6 si possono macerare le foglie in acqua per 24 ore, al seguito delle quali bisogna filtrare e far bollire il composto per addensarlo. La posologia consigliata in questo caso è di tre cucchiai al giorno per venti giorni.
Un’altra modalità per assumere internamente il capelvenere è attraverso la tintura madre. Vanno prese 40 gocce dalle due alle tre volte al giorno.
Se, d’altro canto, si vuole usare il capelvenere come decotto da mettere sui capelli, si devono far bollire 100 grammi di foglie secche in un litro d’acqua, filtrare il composto e usarlo durante lo shampoo.
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