Corteccia di quercia
Che cos’è la corteccia di quercia?
La corteccia di quercia deriva dall’omonimo albero, appartenente alla famiglia delle Fabacee. Esistono diverse varietà di quercia, per esempio la quercia bianca (Quercus alba), originaria del Nord America, o la quercia farnia (Quercus robur) originaria dell’Europa.
La corteccia di quercia offre diverse proprietà benefiche per l’organismo, motivo per cui è stata usata per secoli nella medicina tradizionale come rimedio curativo per diverse condizioni. Anche la medicina moderna ha dimostrato i suoi effetti benefici, grazie alle diverse sostanze in essa contenute, come antiossidanti, tannini e flavonoidi. In particolare, aiuta a ridurre l’irritazione della pelle, ad alleviare condizioni infiammatorie, come sanguinamento gengivale ed emorroidi, e a contrastare la diarrea acuta. In generale, la corteccia di quercia vanta importanti proprietà astringenti, disinfettanti, vasocostrittrici, antivirali e analgesiche.
Quali sono le proprietà e i principi naturali della corteccia di quercia?
La corteccia di quercia apporta diverse proprietà benefiche alla salute dell’intero organismo, tra cui:
- Procianidine: sono polifenoli dalle potenti proprietà antiossidanti. Contrastano l’azione dannosa dei radicali liberi, proteggono la pelle e promuovono la salute del cuore.
- Catechine: sono un gruppo di flavonoidi e attuano una forte azione antiossidante. Proteggono le cellule dallo stress ossidativo e hanno proprietà antinfiammatorie e antitumorali.
- Tannini: come i gallotannini e gli ellagitannini, sono sostanze dalle innumerevoli proprietà, come astringenti, vasocostrittrici, antibiotiche, antinfiammatorie e antidiarroiche.
Disclaimer: l’elenco proposto potrebbe non essere esaustivo.
Quando utilizzare la corteccia di quercia?
L’azione terapeutica della corteccia di quercia è legata prevalentemente all’elevato contenuto di tannini. Queste sostanze attuano un’importante azione astringente, vasocostrittrice e antisettica. In particolare, la corteccia di quercia aiuta ad alleviare i sintomi delle emorroidi, delle ragadi anali e delle fistole.
Per lo stesso motivo, favorisce anche la salute cutanea, in quanto questi composti sono in grado di ridurre l’irritazione della pelle, asciugare le ferite e restringere i pori.
Le proprietà antibatteriche della corteccia di quercia aiutano a disinfettare le lesioni, ridurre l’infiammazione di denti e gengive e trattare le bruciature a rischio d'infezione.
La corteccia di quercia è un valido aiuto anche nel combattere la diarrea. In particolare, aiuta a contrastare le infestazioni di batteri, come l’Escherichia Coli, che possono portare a disturbi gastrici o dissenteria. Inoltre, i tannini attuano un’azione benefica sul tratto digerente, in quanto contribuiscono a rafforzare il rivestimento intestinale e a prevenire le feci acquose.
L’attività antiossidante di alcuni composti della corteccia di quercia, come gli ellagitannini e le roburine, favorisce la salute di cuore e fegato. In particolare, sembra migliorare le funzionalità del miocardio e dell’organo epatico. Inoltre, i tannini, grazie alla loro azione vasocostrittrice, proteggono la parete capillare, diminuendone la permeabilità e riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari.
Infine, la corteccia di quercia è nota anche per le sue proprietà antitumorali e antinfiammatorie. In particolare, gli antiossidanti in essa contenuti, contrastando l’azione dannosa dei radicali liberi, prevengono lo stress ossidativo, responsabile dell’invecchiamento e dell’insorgenza di numerose patologie, tra cui il cancro e gli stati infiammatori che portano a malattie croniche.
Disclaimer: l’elenco proposto potrebbe non essere esaustivo.
Come interagisce la corteccia di quercia con altri farmaci?
La corteccia di quercia, solitamente, è considerata sicura per la maggior parte delle persone, se assunta per brevi periodi. Tuttavia, non è totalmente priva di controindicazioni. Potrebbe interferire negativamente con l’assunzione di alcuni farmaci o principi attivi. In particolare, i tannini possono ridurre l’assorbimento del ferro, degli alcaloidi e di altri medicinali basici.
È da evitare in caso di accertata o presunta allergia o ipersensibilità a uno o più dei suoi componenti. Inoltre, non essendoci abbastanza evidenze scientifiche sulla sicurezza della corteccia di quercia in gravidanza o in allattamento, se ne sconsiglia l’utilizzo. Infine, è sconsigliata anche a persone con patologie sottostanti, problemi renali o epatici, bambini e anziani. In linea generale, è bene rivolgersi al proprio medico prima di assumere la corteccia di quercia o i prodotti derivati.
Come assumere correttamente la corteccia di quercia?
La corteccia di quercia è disponibile in commercio in diverse forme: al naturale, sotto forma di estratti, tintura madre, lozioni, tè, tisane e integratori alimentari.
È possibile utilizzarla per uso interno, sotto forma di decotto per trattare la diarrea o come integratore orale. Si consiglia di non superare di 3 o 4 giorni di assunzione.
Per uso esterno, invece, si possono eseguire dei bagni per calmare le emorroidi o dei gargarismi per contrastare il mal di gola.
La corteccia di quercia, inoltre, può essere utilizzata anche a uso topico, sotto forma di gel, crema o lozione, per alleviare le irritazioni cutanee. In questi casi, si consiglia di non superare le due o tre settimane di utilizzo.
Infine, si raccomanda di affidarsi alla posologia riportata sull’etichetta del prodotto o sul foglio illustrativo. In caso di dubbi, è bene rivolgersi al proprio medico per ulteriori indicazioni.
Si ricorda che un uso eccessivo di corteccia di quercia può portare a effetti indesiderati, quali stitichezza, vomito, intorpidimento, formicolio, riduzione dell’olfatto e abbassamento della temperatura corporea.
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