Cumino

Che cos’è il cumino?

Il cumino, botanicamente Cuminum cyminum, è un’erba aromatica molto conosciuta sia per i suoi impieghi in cucina sia per le sue virtù benefiche. La pianta è originaria del bacino del Mediterraneo ed è una spezia molto diffusa nella cucina indiana.

Il cumino è stato utilizzato a lungo nella medicina tradizionale per le diverse proprietà benefiche attribuitegli. La maggior parte dei benefici è legato alla digestione, al sistema immunitario e alla circolazione.

Quali sono le proprietà e i principi naturali del cumino?

Le proprietà benefiche del cumino risiedono soprattutto nei suoi semi e frutti.

I semi di cumino contengono sostanze naturali che funzionano come antiossidanti. Queste sostanze, apigenina e luteolina, impediscono ai radicali liberi che attaccano le cellule sane di avere successo, aiutando a sentirsi più energici e nella prevenzione dell’invecchiamento della pelle.

I frutti del cumino contengono un olio essenziale ad attività antispastica sul tubo digerente e digestiva, capace di ridurre la formazione di gas nell’apparato gastrointestinale (anche nei neonati).

Per questa sua proprietà, il cumino trova anche impiego in caso di aerofagia, meteorismo e flatulenza.

Ad altissimo contenuto di ferro, la tradizione popolare ascrive al cumino anche proprietà emmenagoghe (facilita o aumenta il flusso mestruale) e galattogoghe (promuove o aumenta la produzione di latte).

Al cumino, dunque, si attribuiscono:

• Proprietà digestive, stimola la secrezione del pancreas, aiuta in caso di dolori addominali, coliche e gonfiori. Attenua anche il meteorismo e stimola l’appetito;
• Proprietà calmanti, indicato per ridurre lo stress e favorire una condizione di maggiore relax;
• Proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie;
• Possibili effetti antitumorali, per la sua azione purificante dei radicali liberi e disintossicante del fegato.

Quando utilizzare il cumino?

Il cumino è indicato principalmente in caso di problemi digestivi.

Inoltre, il ferro contenuto al suo interno lo rende benefico per l’organismo in generale, soprattutto per il sistema immunitario e per la cura dell’anemia.

Il cumino abbassa il colesterolo e il diabete, quindi viene raccomandato l’uso durante i pasti anche in forma preventiva per chi è a rischio. È un toccasana per le donne: possiede proprietà emmenagoghe quindi favorisce l’afflusso di sangue durante il ciclo mestruale.

Contrasta l’osteoporosi e incentiva la produzione di latte nelle donne in stato di allattamento.

Infine, combatte l’alitosi, infatti è sufficiente masticare i semi per qualche minuto per eliminare l’alito cattivo. Non a caso, nella tradizione indiana a fine pasto si mettono a disposizione degli ospiti alcuni semi di cumino.

L’elenco potrebbe non essere esaustivo.

Come interagisce il cumino con altri farmaci?

Si raccomanda di non assumere cumino in caso di:

• terapia ormonale;
• assunzione di farmaci fotosensibilizzanti.

Evitare l'uso del cumino in caso di gravi epatopatie o in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

A scopo precauzionale, si sconsiglia l'assunzione di cumino anche in gravidanza e durante l'allattamento.

Come assumere correttamente il cumino?

In commercio è facilmente reperibile il cumino in semi interi o ridotti in polvere.

Il cumino in polvere è usato come spezia da cucina. La tisana a base di cumino viene invece impiegata per sfruttarne i benefici a scopo terapeutico. Questa tisana, infatti, è utile per contrastare la digestione lenta e in caso di disturbi di aerofagia o flatulenza.

Inoltre, è possibile trovare integratori a base di cumino, sotto forma di capsule, perle o come olio vegetale. L’integrazione di cumino è utile a rafforzare il sistema immunitario, facilitare la digestione (stimola la secrezione gastrica, svolge azione antispasmodica, elimina i gas intestinali e seda coliche e crampi addominali) e contrastare problemi respiratori (raffreddore, asma o bronchite).