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Enotera

Che cos’è l’enotera?

L’enotera, Oenothera biennis, è una pianta erbacea nativa dell’America settentrionale ma ormai diffusa nel mondo.

La pianta, dai cui semi si estrae l’olio che viene poi usato in erboristeria, viene utilizzata principalmente nel trattamento delle condizioni legate alla cute e agli ormoni femminili.

Quali sono le proprietà e i principi naturali dell’enotera?

L’enotera, e l’olio che da essa si ricava, contiene alti livelli di acidi grassi polinsaturi come l’acido linoleico, l’acido gamma linolenico, l’acido palmitico e l’acido stearico. Tra questi, il più importante e quello a cui vengono attribuite più proprietà curative è l’acido gamma-linolenico (GLA).

Il GLA viene convertito dal corpo in prostaglandina E1(PGE1) e in trombossano A1 (TXA1). La PGE1 è una sostanza nota per le sue proprietà antinfiammatorie e il suo ruolo importante nella salute della membrana cellulare. Il TXA1, oltre ad avere anch’esso proprietà antinfiammatorie, svolge un’azione vasodilatatrice.

Nel suo insieme, all’olio di enotera sono state riconosciute anche proprietà antiossidanti.

Quando utilizzare l’enotera?

L’alta concentrazione di grassi polinsaturi presente nell’olio di enotera lo rende adatto a essere usato nel trattamento d'infiammazioni e condizioni della pelle. Due studi del 2005 e del 2014 hanno osservato come il GLA contenuto nell’olio di enotera svolga un’azione benefica nei confronti della pelle. Esso riduce l’infiammazione cutanea alleviando i sintomi dell’acne, e promuove una migliore salute della cute favorendone l’elasticità, la tonicità e l’idratazione.

Inoltre, è possibile ricorrere all’olio di enotera nel caso di condizioni legate agli ormoni femminili. Gli acidi grassi presenti nell’olio di enotera sono anche precursori delle prostaglandine (PGE1) che aiutano a prevenire i sintomi della sindrome premestruale.Allo stesso modo, il GLA può aiutare a ridurre l’infiammazione che scatena il dolore al seno collegato alle mestruazioni. Può anche aiutare ad alleviare uno dei sintomi più fastidiosi della menopausa: le vampate di calore.

L’olio sembra essere utile anche in caso di malattie cardiache: uno studio di laboratorio ha osservato come l’olio di enotera aiuti a ridurre il colesterolo nel sangue. Inoltre, il TXA1 che viene sintetizzato dal GLA ha un’azione vasodilatatrice e altri composti contenuti nella pianta hanno proprietà fluidificanti, promuovendo così una buona salute cardiovascolare.

Infine, numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia dell’olio di enotera in caso di dolore alle ossa e ai nervi. Gli studi hanno dimostrato che l’acido linoleico e il GLA riescono a ridurre, rispettivamente, i sintomi della neuropatia e il dolore causato dall’artrite reumatoide.

L’elenco potrebbe non essere completo.

Come interagisce l’enotera con altri farmaci?

Questo rimedio naturale non andrebbe assunto in concomitanza con i seguenti farmaci:

  • Anticonvulsivanti, l’olio di enotera potrebbe ridurre l’efficacia del farmaco;
  • Fenotiazine, una classe di antipsicotici;
  • Anticoagulanti, antitrombotici, antiaggreganti piastrinici o eparine, in quanto l’enotera potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento.

È stato rilevato come l’assunzione di enotera, tramite il suo olio essenziale, possa creare complicazioni in soggetti affetti da epilessia o con un’accertata ipersensibilità a uno dei componenti.

Gli effetti collaterali dell’olio di enotera possono includere:

  • Mal di stomaco;
  • Gonfiore e flatulenza;
  • Mal di testa;
  • Nausea e vomito;
  • Feci molli.

Come assumere correttamente l’enotera?

L’enotera può essere assunta oralmente o può essere usata a livello topico.

Nel primo caso, la si può trovare o in forma liquida (da assumere uno o due cucchiai al giorno) o come integratore sotto forma di capsule da assumere con una posologia diversa in base al disturbo che si intende curare.

Per trattamenti cutanei, invece, si può usare l’olio a livello topico direttamente sulla pelle o aggiunto alla propria crema antietà.

Lo si può altresì aggiungere all’oleolito d'iperico o di calendula per avere un effetto antinfiammatorio più intenso.