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Ginkgo biloba

Che cos’è il ginkgo biloba?

Il ginkgo biloba è una pianta originaria dell’Asia appartenente alla famiglia delle Ginkgoaceae. Ha un fusto molto alto caratterizzato dalla forma a ventaglio.

Il ginkgo biloba è un albero antichissimo. Le sue origini risalgono a circa 250 milioni di anni fa e le sue proprietà fitoterapiche sono note sin dall’antichità.

Quali sono le proprietà e i principi naturali del ginkgo biloba?

Il ginkgo biloba offre diversi benefici per l’organismo, imputabili alla presenza di alcuni principi attivi, tra cui:

  • Bilobalide: si tratta del costituente principale dei terpenoidi contenuti nelle foglie del ginkgo biloba. Recentemente, si è scoperto che questa sostanza è un modulatore allosterico negativo per i recettori GABA, ovvero quelli coinvolti nel funzionamento cognitivo e della memoria.
  • Ginkgolidi A, B e C: si tratta di lattoni terpenici presenti nell’estratto di ginkgo biloba, in grado di regolare il flusso ematico e proteggere i vasi sanguigni.
  • Acidi carbossilici: si tratta di composti organici contenenti un gruppo carbossilico. Il ginkgo biloba è ricco di acido butirrico, un acido carbossilico che promuove il corretto funzionamento delle cellule della mucosa intestinale, favorendone la replicazione.

Quando utilizzare il ginkgo biloba?

I prodotti a base di gingko biloba sono particolarmente indicati per il miglioramento delle funzioni cognitive e della memoria e per il trattamento dei disturbi circolatori minori. Tuttavia, come per ogni altro prodotto fitoterapico o integratore, è sempre bene consultare il proprio medico prima di assumere prodotti a base di ginkgo biloba.

I flavonoidi presenti nel ginkgo biloba esercitano un’azione antiossidante in grado di neutralizzare l’azione dei radicali liberi, responsabili dello stress ossidativo.

Inoltre, gli estratti di ginkgo biloba sono noti per incrementare la circolazione sanguigna a livello cerebrale e migliorare conseguentemente le facoltà mentali.

Il Ginkgolide B, infine, si pensa possa essere un efficace antagonista del fattore delle piastrine (PAF), ovvero il fattore essenziale per la coagulazione del sangue e dei processi infiammatori. Il PAF va tenuto sotto controllo in presenza di aterosclerosi e malattie cardiache, in quanto può favorire la formazione e la rottura di trombi.

Come interagisce il ginkgo biloba con altri farmaci?

L’assunzione di ginkgo biloba potrebbe interferire con quella di alcuni farmaci, tra cui:

  • Acido acetil-salicilico;
  • Warfarin;
  • Acetaminofene;
  • I-MAO,
  • Papaverina;
  • Diuretici tiazidici;
  • Nifedipina;
  • Diltiazem;
  • Digossina;
  • Antiaggreganti;
  • Omeprazolo.

Disclaimer: l’elenco potrebbe non essere esaustivo.

Come assumere correttamente il ginkgo biloba?

Gli estratti di ginkgo biloba, solitamente, sono contenuti all’interno di diversi integratori alimentari e vanno, quindi, assunti per via orale. Il dosaggio varia a seconda del tipo di prodotto ed è, dunque, consigliabile consultare il foglietto illustrativo. Non bisogna mai assumere dosi superiori a quelle indicate.

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