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Ignatia amara

Che cos’è l’ignatia amara?

L’ignatia amara, Strychnos ignatia, è un arbusto rampicante originario delle Filippine e appartenente alla famiglia delle Loganiacee.

I semi di questa pianta, definiti comunemente fave di Sant’Ignazio, vengono usati per preparare una tintura usata poi in omeopatia. L’omeopatia è l’unico uso che viene fatto di questa pianta in quanto i suoi semi contengono degli alcaloidi che la rendono tossica, pertanto essa non viene impiegata né in ambito medico né fitoterapico. Gli omeopati sfruttano le proprietà dell'ignatia per trattare il dolore e la depressione.

Quali sono le proprietà e i principi naturali dell’ignatia amara?

I composti naturali presenti nei semi dell’ignatia sono:

  • Glicosidi iridoidi, composti con proprietà antinfiammatorie, spasmolitiche e antalgiche;
  • Alcaloidi, quali stricnina, vomicina e brucina, composti estremamente tossici e amari;
  • Amido;
  • Acido caffetannico;
  • Saccarosio, un tipo di zucchero.

Quando utilizzare l’ignatia amara?

In omeopatia l'ignatia amara viene usata principalmente per trattare i disturbi del sistema nervoso, ma può essere utile anche nel trattamento di patologie che interessano l’apparato digerente, quello respiratorio e quello cardiovascolare.

L'ignatia amara viene impiegata come rimedio nel caso di disturbi legati all’instabilità emotiva e al sistema nervoso. Si crede, infatti, che i rimedi omeopatici (creati partendo dalla tintura madre di ignatia amara) possano trattare efficacemente patologie come la tristezza, l’isteria, la tendenza al pianto, l’insonnia e i repentini cambiamenti di umore.

L’ignatia viene altresì usata per alleviare i dolori dati da cefalee ed emicranie, oltre che i dolori associati ad ipertensione arteriosa e gli spasmi muscolari che colpiscono il volto.

Rimedi a base di ignatia amara vengono impiegati nel trattamento omeopatico di disturbi digestivi come aerofagia, nausea, vomito e diarrea, soprattutto se sono di natura psicosomatica, disturbi cardiovascolari come tachicardia e ipertensione, e disturbi dell’apparato respiratorio come faringite e tosse spasmodica.

L’elenco potrebbe non essere esaustivo.

Come interagisce l’ignatia amara con altri farmaci?

Al momento i rimedi omeopatici a base di ignatia amara non hanno presentato interazioni farmacologiche di alcun tipo.

Bisogna fare attenzione, tuttavia, alla tossicità dell’ignatia amara come pianta. I rimedi omeopatici vengono preparati diluendo la tintura madre per far sì che venga eliminato il rischio di intossicazione. In altre forme, però, l’ignatia amara non dovrebbe essere consumata.

Come assumere correttamente l’ignatia amara?

L’ignatia amara può venire acquistata in farmacia come rimedio omeopatico sotto forma di gocce orali o granuli preparati con diverse diluizioni.

Viene consigliata la diluizione 9CH per tutti coloro che soffrono di disturbi del sistema nervoso o cefalee. La posologia in questo caso prevede l’ingestione di 3 granuli o 8-10 gocce dalle tre alle sei volte al giorno.

In tutti gli altri casi, è consigliata la diluizione 5CH, da assumere con la stessa frequenza.

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