Lavanda
Che cos’è la lavanda?
La lavanda, o Lavandula angustifolia, è una pianta aromatica originaria dell’area del Mediterraneo e appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (anche dette Labiatae).
La lavanda viene usata sin da tempi antichi per promuovere la salute e il benessere generale. Alla lavanda vengono ascritte proprietà antinfiammatorie, calmanti e balsamiche.
Quali sono le proprietà e i principi naturali della lavanda?
La lavanda deve le sue proprietà benefiche ai composti in essa contenuti, tra cui i principali sono:
- Tannini, sostanze naturali con proprietà astringenti e antinfiammatorie;
- Olio essenziale, contenente linalolo (che mostra proprietà sedative e ansiolitiche), canfora (che possiede proprietà decongestionanti, lenitive e antimicrobiche) e cineolo (che ha proprietà antibatteriche e antinfiammatorie);
- Acido caffeico, sostanza ad azione antiossidante;
- Idrossicumarine, terpeni ad azione anticoagulante e antibiotica.
Quando utilizzare la lavanda?
La lavanda viene considerata una pianta dai molti usi. Nell’antichità veniva impiegata per trattare diverse condizioni: dalla perdita di capelli alla depressione al mal di denti; oggi viene usata in aromaterapia, nel trattamento dei disturbi digestivi, dell’insonnia e delle condizioni respiratorie.
L’olio essenziale di lavanda possiede, tra le altre, proprietà ansiolitiche e calmanti che agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale. In aromaterapia, l’olio viene usato esternamente per trattare il nervosismo, l’irrequietezza, l’ansia e la conseguente insonnia.
È stato osservato come la lavanda possegga anche proprietà carminative e antispastiche che agiscono a livello del sistema digestivo. Queste due caratteristiche la rendono utile come rimedio contro alcuni disturbi digestivi lievi come la flatulenza o le coliche. L’azione antispastica offre benefici anche nel caso di crampi legati alle mestruazioni e altri dolori addominali.
La lavanda viene usata anche nel trattamento delle condizioni respiratorie, grazie alle sue proprietà balsamiche e decongestionanti. Questa pianta si è rivelata valida nel trattamento dei sintomi di disturbi respiratori quali tosse, catarro, raffreddore e influenza.
Diversi sono gli studi che hanno osservato le capacità antimicrobiche della lavanda, concludendo che è un potenziale alleato contro lo Staphylococcus aureus e l’Enterococcus faecium. Le proprietà antimicrobiche, in sinergia con le azioni cicatrizzanti, antinfiammatorie e analgesiche, fanno sì che questa pianta e il suo olio essenziale vengano impiegati nella cura di disturbi cutanei come acne, eczema, scottature e irritazioni. È anche usata per ripulire le ferite e alleviare il prurito dovuto a punture d'insetto e altre patologie.
Disclaimer: L’elenco potrebbe non essere esaustivo.
Come interagisce la lavanda con altri farmaci?
Al momento non sono state rilevate interazioni farmacologiche collegabili all’uso della lavanda. Sono stati, però, osservati alcuni effetti collaterali.
Se la lavanda viene usata esternamente, si potrebbero sviluppare irritazioni cutanee, fototossicità e dermatiti. Se, al contrario, la si ingerisce tramite olio essenziale o integratori, essa potrebbe causare disturbi intestinali e sonnolenza.
Un sovradosaggio può portare a vomito, convulsioni, depressione respiratoria, cefalea e depressione del sistema nervoso centrale. Viene sempre raccomandato di attenersi alle istruzioni riportate sul prodotto acquistato.
L’uso della lavanda è sconsigliato a chiunque abbia una sensibilità certificata a una o più delle componenti e alle donne in stato interessante e durante l’allattamento al seno.
Come assumere correttamente la lavanda?
La lavanda può essere acquistata sotto forma di tintura madre, fiori essiccati od olio essenziale. I fiori essiccati possono essere usati per farne una tisana (in ratio un cucchiaio raso ogni 100ml di acqua, da bere fino a tre volte al giorno).
In caso di dolori mestruali, flatulenza o crampi, si può assumere la lavanda sotto forma di tintura madre diluendone trenta gocce in acqua, per un massimo di tre volte al giorno.
L’olio essenziale di lavanda viene usato esternamente, puro o diluito in poco olio vettore. Lo si può usare per lenire il bruciore e il prurito dato da eritemi solari, scottature, punture d'insetto, eczemi e altre irritazioni cutanee.
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