Omotossicologia
Cos'è l'omotossicologia
Con questo termine si fa riferimento a una branca dell’omeopatia classica che tiene conto della capacità biologica di guarigione dell’organismo nei confronti di una determinata patologia.
Omotossicologia o Omeopatia antiomotossica
Per omotossine si intendono sia le sostanze di natura endogena (come cataboliti o prodotti intermedi di scarto) sia di natura esogena (come virus, batteri, tossine, fattori di inquinamento) con cui l’organismo si interfaccia nel corso della vita. Quando la tossina è particolarmente aggressiva, si determina uno squilibrio nel nostro corpo che si cerca di compensare attivando dei meccanismi di autodifesa allo scopo di ripristinare le condizioni di equilibrio fino alla guarigione. In questa fase vi è la manifestazione della malattia.
Secondo l’omotossicologia, la malattia è quindi l’espressione dell’interazione tra la sostanza tossica e l’organismo che lotta al fine di compensare i danni provocati dalla sostanza patogena e ripristinare le condizioni iniziali di equilibrio.
Il medico fondatore dell’Omotossicologia
Il medico tedesco Hans Heinrich Reckeweg, fondatore dell'Omotossicologia sostiene infatti che: "le malattie sono l'espressione della lotta dell'organismo contro le tossine, al fine di neutralizzarle ed espellerle; ovvero sono l'espressione della lotta che l'organismo compie naturalmente per compensare i danni provocati irreversibilmente dalle tossine".
Sulla base dell'entità dell'aggressione e dell'integrità del sistema difensivo, l’organismo è in grado di manifestare quadri clinici differenti distinti da Reckeweg in 6 fasi (Tavola delle Omotossicosi).
Attraverso lo studio della condizione clinica e l’inquadramento della capacità di reattività dell’organismo, in una di queste fasi, sarebbe possibile quindi individuare la strategia terapeutica più adeguata.
Reckeweg sosteneva che la malattia è in grado di spostarsi da un tessuto all'altro, da un organo all'altro. Questo fenomeno, noto come vicariazione può essere di tipo
- regressivo, ovvero evolversi verso il naturale processo di guarigione
- progressivo, ovvero evolversi verso un processo di cronicizzazione
I farmaci omotossicologici
Secondo i principi dell’omotossicologia, i farmaci omotossicologici (a differenza dei farmaci sintetici che portano alla soppressione del sintomo) stimolano le capacità metaboliche, enzimatiche, immunologiche ed emuntoriali dell’organismo per riattivare le funzioni difensive con lo scopo di eliminare l’omeotossina ripristinando l’omeostasi.
Sono delle sostanze chimiche in diluizione omeopatica che possono attivare dei sistemi difensivi con un incremento della risposta cellulo-mediata. Reckeweg individua così nuovi rimedi omeopatici complessi distinti in
- Nosodi: preparati a partire da materiale patologico (come secrezioni e tessuti ammalati) opportunamente sterilizzati, inattivati e diluiti secondo la Farmacopea omeopatica.
- Organoterapici Suis: dalla specie suina che è molto simile anatomicamente che biochimicamente alla specie umana, vengono utilizzati organi di maiale omeopatizzati che, tramite un meccanismo d’azione di carattere immunologico, agiscono come stimolatori della funzione e della struttura di tessuti e organi.
- Catalizzatori intermedi del Ciclo di Krebs e Chinoni: stimolatori metabolici che stimolano alcune reazioni enzimatiche all’interno delle cellule per la produzione di energia.
- Allopatici omeopatizzati: ovvero farmaci convenzionali ma omeopatizzati usati come antidoti nel trattamento dei danni iatrogeni indotti dai farmaci stessi. La somministrazione in forma omeopatizzata del farmaco che ha indotto il danno terapeutico fungerebbe quindi da antidoto al danno jatrogeno stesso.
Sulla base del suo lavoro svolto, Reckeweg fondò in Germania l’azienda Heel sviluppando i primi medicinali multicomponenti.
Prodotti consigliati
Accedi o registrati per poter utilizzare i nostri codici sconto esclusivi!
Sei un nuovo cliente? Registrati
Articoli popolari nella categoriaPrincipi attivi e rimedi naturali
Mirtillo rosso americano
Il mirtillo rosso americano è un arbusto di origine nord-americana, imparentato con diverse varietà di mirtilli, tra cui il mirtillo nero.Continua a leggere
Menopausa: Fitoterapia
Continua a leggere
Ginseng peruviano
Il Ginseng Peruviano, noto anche come radice di maca, è una verdura crucifera imparentata con broccoli, cavolfiori e cavoli.Continua a leggere