Assenzio

Che cos’è l’assenzio?

L’Artemisia absinthium L., comunemente nota come assenzio, è una pianta dal sapore amaro ampiamente indicata per diversi disturbi legati all’apparato digerente. Oltre a favorire e regolarizzare il flusso mestruale, la pianta è indicata anche come febbrifugo e vermifugo.

Questa erba ha guadagnato notorietà nel tempo per il suo impiego nell'assenzio, un forte liquore francese prediletto da molti artisti nel 19° secolo in quanto generava sintomi simili a quelli delle droghe leggere.

Il rimedio è utilizzabile sotto forma di estratto fluido, come infuso o decotto.

Quali sono le proprietà e i principi naturali dell’assenzio?

L’assenzio è composto dai seguenti principi naturali:

• Olio essenziale, ricco di alfa- e beta-tujone;
• Sesquiterpeni e sostanze amare, fra cui ritroviamo l'absintina e l'anabsintina;
• Flavonoidi, potenti antiossidanti;
• Tannini, potenti antinfiammatori e antidiarroici;

All'assenzio vengono ascritte proprietà digestive e amaro-toniche, imputabili all'olio essenziale e alle sostanze amare contenute al suo interno. Tra le altre proprietà, l’assenzio favorisce la secrezione biliare, facilita la digestione, regola il flusso mestruale, ed è un potente febbrifugo e vermifugo.

Bisogna precisare, tuttavia, che il tujone contenuto nell'essenza della pianta è ritenuto tossico - in particolare a concentrazioni elevate - e per questo l'olio essenziale puro non viene utilizzato.

Quando utilizzare l’assenzio?

Come accennato nel precedente paragrafo, all’assenzio vengono attribuiti diversi effetti benefici ed è indicato in caso di:

• Inappetenza;
• Iposecrezione biliare;
• Disturbi della digestione;
• Atonia gastrica;
• Vomito nervoso;
• Parassitosi intestinale;
• Infiammazioni delle mucose del tratto gastro-intestinale;
• Amenorrea;
• Irregolarità mestruale;
• Dissenteria prolungata;

Alla pianta viene anche imputata la funzione di epatoprotettore.

L’elenco potrebbe non essere esaustivo.

Come interagisce l’assenzio con altri farmaci?

È consigliabile evitare l’assunzione di assenzio in caso di gravidanza, allattamento, epilessia e problemi renali. Inoltre, l’assenzio è soggetto a interazioni note con altri farmaci come:

• Farmaci calcio-antagonisti;
• Farmaci antifungini;

Non si conoscono altre interazioni specifiche tra l’assenzio e i farmaci comunemente utilizzati; per ragioni di sicurezza, si consiglia di rivolgersi al medico prima di usare l'assenzio o prodotti che lo contengono.

Come assumere correttamente l’assenzio?

L’assenzio si può assumere sotto forma di integratori e miscele a base di erbe.

Gli steli, le foglie e i fiori possono essere essiccati e usati per preparare un tè.

Per l'applicazione sulla pelle, l’erba viene estratta in un olio essenziale e diluita in lozioni o unguenti.

Tuttavia, si ricorda che, per via dell’elevata quantità di tujone contenuta nell’artemisia, le lozioni, se usate in eccesso, potrebbero dare luogo a ustioni e irritazioni a livello cutaneo.

Come per qualsiasi integratore, è opportuno rivolgersi al proprio medico di base prima di usare l’assenzio, soprattutto in quanto gli effetti a lungo termine e le linee guida specifiche per il dosaggio non sono note.

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• Enzimi digestivi per favorire i processi di degradazione del cibo e di assorbimento dei nutrienti
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• Per i disordini mestruali: Agnocasto, Primula, Omega-3, Vitamina D, Damiana

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• DNA Cardiolipidomica
• Intolleranze alimentari
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