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Prevenzione al maschile: quali controlli fare
Novembre è il mese dedicato alla prevenzione maschile. Erroneamente si è spesso indotti a pensare che la prevenzione sia rivolta solo alle donne. In realtà anche per l’uomo è importante valutare lo stato di benessere generale dell’organismo e – quindi - occorre sensibilizzare il sesso maschile verso un approccio di tipo preventivo.
La dottoressa Cristina, l’esperta della tua farmacia online di fiducia, ti spiega tutto l’iter da seguire per preservare la salute ed effettuare una prevenzione corretta ed efficace!
Salute dell’uomo: cosa sapere
Tra i fattori che possono concorre all’insorgenza di una malattia vi sono l’età e la familiarità. È quindi importante conoscere la storia clinica familiare affidandosi al medico di base e/o allo specialista per una corretta prevenzione.
Prevenzione maschile: i controlli da fare
La prevenzione fonda le sue basi ovviamente su un corretto stile di vita. Per ridurre i fattori di rischio sarebbe opportuno seguire un’alimentazione sana e bilanciata - riducendo l’assunzione di cibi grassi, sale, zuccheri e alcool -, evitare di fumare e ridurre la sedentarietà anche con una passeggiata al giorno da 30 minuti.
Oltre ad evitare le cattive abitudini l’uomo può aderire alle campagne di screening e farsi indirizzare dal medico curante sui controlli di routine più adeguati.
Screening maschili: a quali esami di controllo sottoporsi
Il percorso di screening si differenzia in base alla condizione clinica della persona e all’età, infatti, l’incidenza dei tumori aumenta sensibilmente con l’avanzare dell’età.
Oltre ai comuni esami di laboratorio e al monitoraggio della pressione arteriosa è importante eseguire:
- Autopalpazione dei testicoli, da effettuare una volta a mese soprattutto prima dei 40 anni di età; consiste in un’autoanalisi che permette di diagnosticare precocemente un eventuale tumore ai testicoli.
- Check up con visita urologica, a cui sottoporsi annualmente. Lo specialista urologo, qualora lo dovesse ritenere necessario potrebbe prescrivere degli esami strumentali come un’ecografia e/o un test per la determinazione del PSA. La determinazione del dosaggio dell’antigene prostatico specifico (PSA) potrebbe essere utile per la diagnosi precoce del tumore alla prostata. Negli ultimi anni però è stato dimostrato che livelli elevati di PSA non sono da attribuirsi univocamente a patologie tumorali in quanto non consiste in un marcatore tumorale specifico per cui il dosaggio potrebbe aumentare anche in presenza, ad esempio, di infezioni delle vie urinarie o prostatiti.
- Risonanza magnetica e/o biopsia, da valutare dopo una visita medica.
- Test genetici per la determinazione di eventuale tumore prostatico e del grado di aggressività.
Guarda il video della dottoressa Cristina, lascia un like se è stato di tuo interesse e seguici sui nostri canali social! Se hai un dubbio e desideri una consulenza personalizzata, scrivi una email al team dei nostri farmacisti che ti aiuteranno a scegliere quale prodotto fa al caso tuo, compila il form descrivendo le tue esigenze e sintomi. A presto per un nuovo video consiglio e buona prevenzione!
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